Cortei, Boschi all’Adnkronos: “No a processi sommari ma nemmeno a manganellate sommarie”

(Adnkronos) – "Nessuno vuole fare processi sommari alle forze dell'ordine ma non sono ammissibili nemmeno manganellate sommarie. Io credo che le parole del presidente Mattarella siano state sagge e volte a unire il Paese e non a dividere come sta cercando di fare la presidente Meloni". Così Maria Elena Boschi di Iv ospite del Forum Adnkronos al Palazzo dell'Informazione sui cortei di Pisa e Firenze, ieri al centro dell'informativa del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in Parlamento. "Sostegno senza dubbio alle forze dell'ordine ma noi dobbiamo dire ai nostri figli di poterci affidare alle persone in divisa come è sempre avvenuto sentendoci protetti, come è sempre avvenuto, e non avendo paura". Sulla possibilità di accordi, dopo l'Abruzzo, anche nelle prossime regioni al voto, Basilicata e Piemonte, Boschi osserva: "In Abruzzo siamo tutti convintamente a sostegno di D'Amico, ma ogni regione fa storia a sé. Italia Viva decide sulla base dei candidati e soprattutto dei programmi per i territori e quindi vedremo cosa succederà in Basilicata e Piemonte, lì ancora è tutto aperto". Sottolinea la deputata di Italia Viva: "Il voto in Sardegna ha insegnato, innanzitutto, a Giorgia Meloni ad essere un po' meno arrogante perché indubbiamente, al di là della responsabilità che si è assunto Truzzu, è innegabile che è stato scelto da Meloni e Lollobrigida, Truzzu è uomo di Lollobrigida". "Aver imposto alla coalizione un candidato all'ultimo tuffo non ha premiato – aggiunge – Ma soprattutto hanno sbagliato il candidato perché se il sindaco Cagliari non prende voti nella sua città, è evidente che hai sbagliato candidato". "Todde è una candidata che ha convinto – prosegue Boschi – Quando lo scarto è di tremila voti di differenza, il candidato ha un suo peso. Se guardiamo al nostro fronte, quello più legato al centro, non ha premiato l'arroganza di Calenda che ha voluto tener fuori Italia Viva. Se ci fosse stata un lista di Italia Viva, con ogni probabilità Soru avrebbe fatto la soglia del 10 per cento per entrare in Consiglio. Quindi, ha avuto un peso tener fuori Italia Viva". "Quasi ogni giorno un nuovo femminicidio e il dolore è costante – dice Boschi – Le norme ci sono, occorre applicarle, occorre la certezza della pena. Ma soprattutto occorre investire in educazione, in cultura. Educare al rispetto tra uomini e donne contro ogni forma di violenza, soprattutto i più giovani e le più giovani a cominciare non soltanto dalla famiglia ma dalla scuola". Poi gli infortuni sul lavoro. ''Il tema dei morti sul lavoro ci dà un bilancio drammatico tutti gli anni. Tutti gli anni ci stringiamo alle famiglie che perdono i propri cari sul posto di lavoro o anche alle persone che rimangono ferite sul posto di lavoro con invalidità permanenti. Credo che molto dipenda dai controlli, non penso che la soluzione sia aumentare le pene e dare nuove regole – osserva Boschi – Penso ci siano già regole che se applicate veramente consentirebbero di garantire meglio la sicurezza sul lavoro. La ministra Calderone ha annunciato che ci saranno nuovi ispettori del lavoro e maggiori controlli, me lo auguro''. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)