//creo la funzione function alt_immagini($html, $id) { return str_replace('alt=""','alt="'.get_the_title($id).'"',$html); } add_filter('image_send_to_editor', 'alt_immagini', 10, 2); //10 è il parametro $priority predefinito //2 è il $accepted_args cioè il numero di parametri assegnati alla funzione function auto_alt_immagini($attributes, $attachment){ if ( !isset( $attributes['alt'] ) || '' === $attributes['alt'] ) { $attributes['alt']=get_the_title($attachment->ID); } return $attributes; } add_filter('wp_get_attachment_image_attributes', 'auto_alt_immagini', 10, 2); Mielofibrosi, Barone (Aipamm): “Momelotinib cura gestibile in autonomia” – lasernews

Mielofibrosi, Barone (Aipamm): “Momelotinib cura gestibile in autonomia”

Mielofibrosi Barone Aipamm Momelotinib cura gestibile in autonomia
Mielofibrosi Barone Aipamm Momelotinib cura gestibile in autonomia

(Adnkronos) – "Momelotinib è una terapia, non una cura risolutiva, però ricordiamo che anche trascorrere tanto tempo in ospedale non fa bene alla salute”. Questa “è una terapia gestibile in autonomia dal paziente con un ricorso meno frequente al day hospital e agli specialisti. Si tratta di un grande progresso nel nostro campo". Lo ha detto Antonella Barone, presidente Aipamm, Associazione italiana pazienti con malattie mieloproliferative, partecipando a un incontro con la stampa, organizzato oggi a Milano da Gsk, in occasione del via libera di Aifa alla rimborsabilità di momelotinib, inibitore selettivo delle proteine Jak1 e Jak2 e del recettore dell'activina A di tipo 1 (Acvr1), per il trattamento della mielofibrosi, un tumore raro particolarmente aggressivo del sangue che colpisce il midollo osseo, impedendogli di formare correttamente globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. "Il primo bisogno per i pazienti con malattie mieloproliferative è quello di avere un farmaco risolutivo che guarisca – prosegue Barone – Questo è sicuramente un bisogno ancora non soddisfatto, perché la malattia è molto complessa, ma rispetto al passato la ricerca è attiva e vitale. Questo ha consentito di migliorare molto la qualità della vita dei pazienti e, con questi nuovi farmaci, di ricorrere meno alle cure ospedaliere", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *