//creo la funzione function alt_immagini($html, $id) { return str_replace('alt=""','alt="'.get_the_title($id).'"',$html); } add_filter('image_send_to_editor', 'alt_immagini', 10, 2); //10 è il parametro $priority predefinito //2 è il $accepted_args cioè il numero di parametri assegnati alla funzione function auto_alt_immagini($attributes, $attachment){ if ( !isset( $attributes['alt'] ) || '' === $attributes['alt'] ) { $attributes['alt']=get_the_title($attachment->ID); } return $attributes; } add_filter('wp_get_attachment_image_attributes', 'auto_alt_immagini', 10, 2); Equinozio di primavera 2025, cosa succede e perché non è il 21 marzo – lasernews

Equinozio di primavera 2025, cosa succede e perché non è il 21 marzo

Equinozio di primavera cosa succede e perche non e il marzo
Equinozio di primavera cosa succede e perche non e il marzo

(Adnkronos) – È tempo di primavera. Domani un evento astronomico sancirà la fine dei tre mesi invernali e l'inizio della nuova stagione: l'equinozio di primavera, che nel 2025 cade alle 10:01 del 20 marzo.  Durante l'equinozio i raggi del Sole sono esattamente perpendicolari all’equatore e quindi tra emisfero Nord ed Emisfero Sud non ci sono differenze tra le ore luce e quelle di buio: ci sono in quella giornata esattamente 12 ore di luce solare e 12 ore di assenza di luce solare. Da quel momento per i sei mesi successivi il nostro diventa l’emisfero più illuminato. Nella cultura popolare le date delle stagioni astronomiche sono tutte uguali: il 21 del relativo mese. In realtà equinozi e solstizi cambiano ogni anno, in base al moto della Terra intorno al Sole. Nello specifico quello di marzo si posiziona tra il 20 e il 21 (raramente il 19).  L’oscillazione di questa data come di quelle dell'equinozio d'autunno e dei due solstizi di estate e inverno è una conseguenza della natura frazionaria della durata dell’anno tropico. Se la durata di un anno fosse esattamente pari a un multiplo intero della durata di un giorno, le stagioni seguirebbero un ciclo perfetto e ogni anno comincerebbero sempre lo stesso giorno, ma un anno solare dura 365,2422 giorni cioè quasi un quarto di giorno di troppo E ogni quattro anni le stagioni accumulano un ritardo di circa un giorno. Per questa ragione ogni quattro anni aggiungiamo un giorno al calendario, il 29 febbraio, e le date di solstizi ed equinozi variano.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *