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I dazi di Trump, ‘scoperta la formula’: ecco i calcoli di Donald

I dazi di Trump scoperta la formula ecco i calcoli di Donald
I dazi di Trump scoperta la formula ecco i calcoli di Donald

(Adnkronos) –
Donald Trump impone "dazi reciproci" nei confronti dei paesi di tutto il mondo e snocciola i dati: 34% per la Cina, 20% per l'Unione Europea, 46% per il Vietnam, 31% per la Svizzera. E così via, da un numero all'altro. "Abbiamo applicato dazi dimezzati rispetto a quelli imposti a noi", dice il presidente degli Stati Uniti illustrando il metodo con una spiegazione che non appare esaustiva e convincente per esperti di tutto il pianeta.   
Mentre si fa notare che gli unici due paesi non tassati sono Russia e Corea del Nord, le tabelle fanno il giro del mondo, i dati vengono analizzati a tutte le latitudini e i dubbi spuntano ovunque: da dove viene il dato 'iniziale', che quantifica i dazi applicati dagli altri paesi nei confronti degli Usa? Lo scetticismo è palpabile tra tweet e articoli. Si cercano soluzioni che coinvolgano i rapporti tra valute, meccanismi fiscali, dettagli secondari. E invece, a quanto pare, è tutto molto più semplice.  Trump e i suoi collaboratori hanno utilizzato un sistema apparentemente elementare, come evidenziato da diversi osservatori. E' stato considerato il rapporto tra deficit commerciale degli Stati Uniti e surplus commerciale di un'altra nazione, la cifra è stata divisa per due e il risultato è diventato il 'dazio'. Un esempio? Nel 2024 il deficit commerciale degli Stati Uniti verso la Cina ammontava a 295,4 miliardi di dollari. Gli Usa hanno importato beni cinesi per 439,9 miliardi. La Cina, in sostanza, può vantare un surplus del 67%. La metà, arrotondata per eccesso, porta a 34: appunto, il dazio applicato a Pechino. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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